Bosco Monte Cavallo

Il territorio è ricoperto da un folto bosco di colore verde cupo costituito da una vegetazione boschiva piuttosto densa e caratterizzata da una elevata biodiversità. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza del Monte Cavallo, (A quale insediamento appartengono le testimonianze archeologiche di Monte Cavallo? Gli antichi storici,  da Polibio a Diodoro Siculo, hanno ricordato vagamente una città dell’entroterra forse sicana ed ellenizzata intorno al VI-V sec. a.C. di nome Ippana (  dal greco=città dei cavali ) di incerta ubicazione e di cui sono state trovate pochissime monete bronzee in diverse aree della Sicilia centro meridionale. La città,  che con molta probabilità poteva avere un’economia basata sull’allevamento di cavalli, potrebbe trovare idonea collocazione nei pressi di monte cavallo in territorio di Cianciana dove ad oggi sono state raccolte numerose testimonianze archeologiche ancora  in fase di studio. Purtroppo nessun dato in assenza di ricerche sistematiche e scavi scientifici consente di stabile l’esatta collocazione di un’ arcaico insediamento di cui gli storici hanno tramandato solo il vago ricordo del toponimo), che domina tutto il territorio, e la cui superficie è interamente boscata. Il bosco in tutto il territorio coprono una superficie totale di Ha.800.00. La morfologia prevalentemente montuosa , caratterizzata da terreni declivi non si adattano bene all’attività agraria, in quanto poco adatti alle lavorazioni meccaniche. Tale situazione ha favorito la conservazione del bosco ed anche l’espandersi del rimboschimento, considerato anche che la forestazione costituisce l’unica difesa contro l’erosione ed il dissesto idrogeologico della zona. Il sottobosco è formato da specie erbacee (graminacee) e ampelodesma, nonché da arbusti non molto fitti di ginestra dei carbonari, biancospini, rovi, rose selvatiche e presenza di Climatis vitalba.

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In questo ambiente sia la flora che la fauna naturali si trovano in una condizione di equilibrio ecologico. In questo bosco i naturalisti e gli amanti della natura possono imbattersi in essenze spontanee di un certo interesse è possibile riscontrare in erboristeria, e un tempo molto usate nella medicina popolare, come lo spaccapietre, la malva e la camomilla. Inoltre tra le piante spontanee si possono trovare erbe commestibili come la cicoria, il finocchio selvatico, l’aprocchio, la borragine, la cardella e la senapa. L’origano, pianta cespitosa perenne, abbonda nei pascoli e nel sottobosco. Da segnalare infine la palma nana e la ferla, un tempo usata, oltre che come alimento, anche per costruire sgabelli; è inoltre il substrato ideale per l’ottimo fungo commestibile Pleurotus ferula, comunemente conosciuto come “fungo di ferla”.

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Generalmente nel sottosuolo è diffuso l’asparago selvatico. Tra le essenze forestali presenti nel bosco, seguendo un ordine di importanza quantitativa decrescente, si distinguono per le conifere il Pino d’Aleppo, il Pino domestico, diverse specie di Cipressi. Come latifoglie si riscontrano prevalentemente carrubo e l’eucaliptus rostrata , quest’ultimo maggiormente concentrato nella parte sud-est del Monte Cavallo. A circa 150 metri dalla grotta, nella parte piana, è stata realizzata un’area attrezzata con  venti tavoli completi di panche, tutti in pietra, e diversi punti barbecue, che rendono il luogo adattissimo per pranzi all’aperto. L’area è inoltre provvista di fontanelle, di un campo di bocce e di bagni per disabili.

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